Piano di Sorrento occupa la parte centrale della penisola sorrentina, confinando con i Comuni di Meta, Vico Equense e Sant’Agnello. A Nord la costa, costituita da alte falesie di tufo guarda il Golfo di Napoli, regalando una vista che spazia fino al Vesuvio. Queste sono le immagini del tramonto dalla ripa di Cassano, con il mio inseparabile amico: DJI MINI 2.
Info Utili
- Pianificare con anticipo la visita. Zona Trafficata 🚥
- Si potrebbe visitare in coppia con il Monte Faito ⛰️
- Ideale sarebbe comprare da mangiare, e assistere al tramonto sulle panchine 🍕
L’etimologia degli abitanti di Piano di Sorrento

Il nome Piano, l’antica Planities romana, viene dai propri cittadini per lo più indicato con i due toponimi di Carotto e Cassano. L’etimologie deriverebbero dagli effetti di un antico terremoto che avrebbe danneggiato una zona (cà rotto) e preservato un’altra (cà sano).
E Cassano – cassanesi i suoi abitanti, in contrapposizione a carottesi – è il nome della Marina: piccolo borgo di pescatori, giù, al fondo di ripidi tornanti sul margine dell’alta falesia di tufo sorrentino. Le immagini che trovate nel video sono di ” ‘n cap a Rip” un piccolo affaccio adiacente la Villa Fondi che dà sulla spiaggia di Cassano.
La spiaggia: Marina di Cassano
Le spiagge di Piano di Sorrento, situate al centro della penisola sorrentina, godono di un clima favorevole durante tutto l’anno.

La Spiaggia di Santa Caterina, è un’oasi di bellezze e relax. E’ presente uno stabilimento balneare situato nelle vicinanze del porticciolo, di recente costruzione e attrezzato con ogni genere di comfort, rende disponibile ai propri ospiti un menù a base di specialità locali.
La leggenda della Madonna di Galatea
Si racconta che nella primavera del 1580 una donna, che stava pascolando le sue pecore nei pressi i ruderi dell’antica chiesa di Galatea, trovò un’antica immagine della Madonna di Galatea. La pastorella di Piano di Sorrento raccontò di aver udito una dolce voce femminile che la invitò a cercare fra i cespugli trovando così l’immagine. In seguito l’immagine sacra fu portata nella chiesa di Mortora, che all’epoca era in costruzione. Durante la notte però i fedeli la riportarono dove era stata trovata, presso la vecchia cappella. Infine, per miracolo, però quella immagine ritornò da sola nella chiesa di Mortora, e per questo i fedeli si convinsero a lasciarla lì come per rispettare una volontà Superiore, venerando da allora nella nuova chiesa con ardore la loro cara Vergine.
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Classe ’87, made in Napoli. Amante della tecnologia, appassionato di Droni e patito dei Video e del montaggio. Condivido le mie esperienze. La mia visione del mondo…in 4K
Viaggi, passeggiate ed escursioni. Racconto le mie esperienze per dare spunto ed informazioni.
“Non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per vedere bellezze che abbiamo dietro l’angolo…”